E’ SOLO QUESTIONE DI LEGALITA’
Obbligata ad intervenire, nuovamente, sulla già denunciata incompatibilità del Presidente del Consiglio regionale e Segretario dell’Udeur rispetto alla carica di capogruppo consiliare.
Una ulteriore, ma doverosa, precisazione: il capogruppo, con elezione democratica, viene designato dai componenti il gruppo. Vincenzo Niro mai è stato eletto, mai, dunque, i consiglieri appartenenti al gruppo lo hanno votato, né tantomeno in suo favore gli stessi si sono espressi con specifica indicazione.
Peraltro, il Presidente del Consiglio regionale, incompatibile all’esercizio delle funzioni di capogruppo, non avrebbe potuto assumere il ruolo, e quindi, essere eletto. Infatti, il Dott. Niro, in data 2 aprile 2013, con nota di prot. n. 2158/13 diretta al Presidente della Giunta regionale ed al Presidente del Consiglio regionale, ebbe ad esercitare l’opzione per surroga, ed in piena autonomia, la scelta di capogruppo.
Sta di fatto che il Dott. Niro, in acclarate condizioni di incompatibilità ed in assenza dei presupposti di legge, ha ricevuto piena approvazione nelle spiegate qualità dal Segretario nazionale Udeur.
Sento di dover chiarire, una volta per tutte, che la mia non è una battaglia di opportunità, bensì di legalità. Ho infatti già denunciato, non solo l’eccepita incompatibilità ma anche tutti gli atti di gestione del gruppo che il Dott. Niro ha posto in essere, inclusa la procedura di stipula di ben 16 contratti di lavoro avvenuta con l’utilizzo dei soldi della collettività molisana; in 7 mesi sono stati già spesi circa 100.000,00 euro.
Ribadisco la mia totale estraneità. Non mi faccio distrarre da chicchessia, tantomeno da soggetti che non possono interferire, in alcun modo, nelle mie funzioni di consigliere regionale e di componente il gruppo.
Ho portato all’attenzione del Consiglio regionale una mia mozione che trova ritardo nella discussione e che, da quanto riferito, si sta cercando di dichiarare inammissibile. Voci raccontano che in data di domani, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, potrebbe ricorrere all’art. 98, comma 2 del Regolamento interno dell’Assemblea regionale che recita come segue: “Non sono ammesse, altresì, a giudizio insindacabile dell’Ufficio di Presidenza, mozioni su argomenti estranei alle materie di competenza regionale”. A tal proposito, allego la mozione a mia firma, tanto al fine di consentire a tutti i Cittadini molisani di poter constatare che nel suo tenore, l’atto sviluppa una questione di interesse pubblico: l’incompatibilità del Presidente del Consiglio e la violata imparzialità. Argomento il richiamato che non può essere dichiarato ‘…estraneo alle materie di competenza regionale’.
Una cosa è certa: il rispetto della legge e la legalità sono per me pilastri morali ed etici, sono faro del vivere civile.
E’ per questo che ho deciso di conferire mandato ad autorevoli Avvocati del Foro di Campobasso, e del Foro di Foggia affinchè si faccia definitivamente chiarezza sulla incresciosa vicenda che, mio malgrado, vede come protagonista la mia persona per il sol fatto di avere chiesto rispetto delle regole.
Ribadisco, che ogni atto adottato da chi versa nell’assoluta incompatibilità è privo di effetto giuridico, e pertanto nullo e/o annullabile con responsabilità personale di colui che lo ha posto in essere.
Infine, chiedo pubblicamente al Presidente della Giunta regionale che intervenga per rimuovere ogni illegittima situazione.
Il Consigliere
Nunzia Lattanzio