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Rissa finale dopo il big match tra Real Isernia e Calcio Montenero

Esploso anche un colpo di pistola durante i tafferugli

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Montenero di Bisaccia - L’atteso scontro al vertice di oggi pomeriggio tra il Real Isernia ed il Calcio Montenero passerà alle cronache non di certo per quello che si è visto in campo, ma per i violenti e riprovevoli scontri del dopo-partita tra una parte della tifoseria e le forze dell’ordine, coinvolgendo anche calciatori e dirigenti. I novanta minuti si concludono con un vivace, ma non determinante 0 – 0 che lascia invariate le posizioni della prima e seconda in classifica. Tutto è iniziato nel momento in cui i tifosi pentri stavano ripartendo con il loro pullman e le squadre uscivano dagli spogliatoi. Gli animi della tifoseria di casa si scaldano, l’autobus degli isernini viene accerchiato e iniziano i tafferugli, tra calci, pugni e spintoni. Nella rissa, un carabiniere in servizio d’ordine presso lo stadio è stato violentemente colpito al capo riportando un ferita suturata con ben sette punti presso il locale poliambulatorio. Il carabiniere è stato poi trasferito all’ospedale di Termoli per essere sottoposto ad una Tac. Ma l’episodio più grave pare sia stato un colpo di pistola esploso dall’auto di un dirigente del Montenero, successivamente fermato ed accompagnato in caserma. Anche due giocatori del Real Isernia, scortati dai carabinieri, sono stati portati all’ospedale Veneziale, mentre il padre di un calciatore del Montenero è stato curato dai medici locali. Si attendono ora pesanti conseguenze sia per coloro direttamente coinvolti negli scontri che sono stati identificati, nonché per le società una volta accertate le responsabilità dei gravissimi fatti accaduti.
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