Isernia - In merito all’articolo di risposta da parte dell’ Assessore Iapaolo sulla vicenda Co.Co.Pro. della Provincia di Isernia, giunge puntuale la replica da parte dei Tutor, decisi oramai a contrastare a fatti e parole ogni frase detta ed ogni decisione presa da parte della Provincia sulla loro questione.
In primis, emerge una totale disinformazione da parte dell’Assessore sui Tutor e sulle loro vicende lavorative, per i motivi che ora verranno elencati: innanzi tutto si vuole far notare all’Assessore che i Tutor non sono 52 (come invece lo erano alla partenza del Progetto nel 2006), ma 35, già ampiamente esaminati e selezionati per due volte, per cui l’Amministrazione Provinciale doveva reperire tramite il Masterplan della Regione i fondi solo per 35 co.co.pro..
Secondariamente, nell’articolo-comunicato del 6 maggio sulla stampa locale si fa un riferimento solo marginale alla situazione degli altri co.co.co. della Provincia, dei quali non si conosce a fondo la questione ed il riferimento è stato fatto semplicemente per riprendere l’argomento e far notare che anche noi come loro siamo stati fatti fuori da chi poi, nelle tornate elettorali, e la cosa succederà anche a novembre, va sventolando nelle piazze e con i volantini di ”favorire i giovani, l’occupazione, la valorizzazione delle professionalità”. I riferimenti fatti da Iapaolo, in ogni caso, risultano generici e volti solo ad arrampicarsi sugli specchi perché la situazione è di una gravità inaudita, non dando quindi nessuna risposta concreta alla vicenda Tutor.
I soldi per il nostro Progetto c’erano, e a dire il vero c’erano anche i soldi per gli altri Co.Co.Co. se si richiama la nota del 21/12/2010 con la quale l’Assessore Regionale al Lavoro e alla Formazione Professionale, Prof.ssa Angiolina Fusco Perrella, in merito al finanziamento dei Piani Operativi che le province devono predisporre relativamente alle annualità 2011 e 2012 per l’attuazione del Masterplan Regionale dei servizi per il lavoro, ha comunicato che – per le suddette finalità – sono disponibili risorse finanziarie di cui al POR Molise FSE per € 3.500.000,00. Perciò, magari alla presenza di Mazzuto, latitante sulla questione perché forse non sa che pesci prendere o perché forse si trova in imbarazzo e preferisce intelligentemente tacere piuttosto che dire bugie, alla presenza della Fusco Perrella, dei vertici di Progetto Molise e del Presidente Iorio, Iapaolo spieghi perché i sottoscritti sono stati tagliati e i “figli di papà”, magari amici anche politicamente ancora lavorano??? Perché dopo che la Regione ha dato l’ok alla ripresa del Progetto, riconoscendone la valenza e l’efficienza, lui ha ordinato di lasciarci senza lavoro??? E ancora, tutti questi soldi, caro Iapaolo, non sarebbero bastati a dare lavoro oltre ai tuoi 15 amici del PAL anche agli altri Co.Co.Co. ed ai tutor tagliati dalla Provincia? Evidentemente bisognava accontentare qualcuno e mettere da parte qualcun altro?? Ancora.
Circa la conflittualità con il decreto Brunetta, giova ricordare come i Tutor fossero impiegati in un Progetto di competenza comunitaria con fondi sbloccati dall’UE che poi venivano devoluti a Regione e Provincia, ma la derivazione resta e restava sempre l’UE. Per cui in nessun caso si andava a intaccare il bilancio della Provincia e nessuno stava parlando di stabilizzazione o esubero del personale visto che il rapporto è un contratto a Progetto che non prevede nessun vincolo di subordinazione con l’Ente attuatore del Progetto e che, a norma di legge, il lavoratore co.co.pro. può svolgere il suo lavoro anche da casa senza andare ad intaccare spazi e luoghi nella Provincia dando fastidio all’ “Amministrazione provinciale familiare di Isernia”.
Il problema è che la Provincia è nel caos e forse sarebbe opportuno rivedere anche le cariche Assessorili, affidandole a chi a veramente a cuore con i fatti il futuro dei giovani, che vengono considerati invece solo quando bisogna recarsi alle urne. Ciò che sta succedendo nella Provincia di Isernia è una questione paradossale tant’è che ora la notizia è giunta alla ribalta nazionale e nelle stanze del Governo centrale, del Ministro delle Politiche Giovanili e della Pubblica Amministrazione per denunciare il clientelismo e la parentopoli alla Provincia di Isernia tra dirigenti, impiegati, figli, figlie, generi, nuore ed il fatto che 35 ragazzi, per volontà dell’Amministrazione, sono stati lasciati senza occupazione.