Finalmente una dichiarazione coraggiosa, una ferma presa di posizione che ho particolarmente apprezzato perché proveniente da un esponente del mondo culturale che ha avvertito il bisogno di sostenere, senza pregiudizi, la realizzazione dell’auditorium isernino.
Ringrazio pubblicamente Simone Sala, pianista di livello internazionale che, facendosi portavoce degli artisti e dei musicisti molisani con cui s’è confrontato su tale questione, ha voluto esternare con lodevole passione e lucida sensibilità quello che è il pensiero di coloro che hanno realmente a cuore i destini culturali e lo sviluppo sociale del nostro territorio.
Come non condividere le sue opinioni quando afferma che il nuovo auditorium sarà un’opportunità di rilancio, un luogo per l’arte e lo spettacolo che contribuirà a liberare l’intera nostra regione dalle catene intellettuali e politiche che per troppo tempo ci hanno impedito di aspirare a una diversa dimensione e di confrontarci realmente con il contesto na¬zionale.
L’intervento di Sala non è un episodio isolato; quotidianamente, infatti, raccolgo il consenso pressoché unanime dei miei concittadini.
Le voci discordi sono minoritarie e si limitano alle sortite menzognere dei soliti personaggi inclini al disfattismo che ostacola ogni dinamica di progresso.