Si è tenuto sabato mattina, presso la sala consiliare del comune di Macchiagodena, l'incontro per illustrare le attività svolte sinora per la realizzazione del polo scolastico unico con adeguamento sismico e funzionale del complesso A. Notte, interessato da un piano di interventi che rappresenta il primo e, per il momento, l'unico esempio nazionale di applicazione dell'isolamento sismico a una scuola esistente. Progetto di cui nel mese di ottobre si è occupata anche la rivista Architettura. "Quello di sabato è stato un momento di verifica nei confronti dell'amministrazione comunale, che ha scommesso in questo progetto, per rendicontare quanto fatto sull'immobile - ha sottolineato l'ingegnere Mastronardi, responsabile dell'Ufficio di Procedimento - un momento per valutare l'andamento crono-programmatico di tali lavori, in quanto, finito il periodo di realizzazione delle infrastrutture preparative all'intervento principale, quello volto all’adeguamento sismico, si passerà ad inserire i dissipatori di energia, vale a dire quegli strumenti che, in caso di onda sismica, garantiranno lo smorzamento e l'assorbimento dell'energia generata evitando che essa si riverberi sulla vecchia struttura, quella in elevazione". Ad aprire la riunione un soddisfatto sindaco Iapaolo: "Abbiamo voluto un momento solenne per il passaggio di consegna del cantiere dalla ditta Barile a quella vincitrice della gara d'appalto per la fornitura e l'istallazione dei dissipatori, la TEC srl di Bari. Questo perché tutto il progetto vuole essere all'insegna della trasparenza, che è stata l'obiettivo delle nostre azioni sia nella fase di organizzazione programmatica, sia sul cantiere, tanto che è stato realizzato un video di oltre due ore”. Tale video registra tutte le attività svolte, anzi, “E’ la testimonianza di tutto ciò che non si vedrà più a lavoro concluso” ha aggiunto il tecnico comunale, l'architetto Giancola. Trasparenza che si registra anche dal punto di vista economico-finanziario, infatti, i lavori svolti sono perfettamente in linea con il piano finanziario. Nel corso del suo intervento, il primo cittadino ha posto l'accento su altri due rilevanti aspetti: da un lato, la possibilità di ottenere la certificazione europea dell'intero progetto, aspetto che giustificava anche l'assenza dell'ingegner Braga, collaudatore della scuola, nonché autore della vigente normativa antisismica, a Parigi anche per discutere tale possibilità; dall'altro, i lavori svolti dalla ditta Barile hanno adoperato esclusivamente manodopera e professionalità locali. Su tale aspetto è intervenuto anche l'ingegnere Mastronardi: "Devo fare i complimenti alla ditta esecutrice dei lavori, non solo perché non ci sono stati costi imprevisti, ma soprattutto perché il cantiere ha rispettato tutte le regole di sicurezza. Da parte di tutto l'ufficio di procedimento, inoltre, un plauso va all'amministrazione comunale per aver creduto nel progetto e nello staff omogeneamente integrato; infatti, al di là dell'innovativa tecnologia utilizzata per adeguare la struttura, va marcato il modello di sistema che rappresenta lo spunto più interessante dell'intero processo. Un sistema corale che ha evitato di costruire ex novo e ha consentito di recuperare la struttura esistente (risalente a fine anni 60 - inizi anni 70), di recuperarla con minori costi e a parità di sicurezza, se non addirittura ad una sicurezza superiore. Questa non è una buona prassi, è una prassi di eccellenza!" E' toccato spiegare all'ingegner Doganiero, titolare, insieme alla moglie l'architetto Manzo, della Tecno ArtStudio, lo studio di ingegneria che ha ideato questa tipologia di adeguamento sismico su strutture esistenti, il funzionamento e il risparmio generato da tale intervento. "Questo sistema - ha illustrato Doganiero - limita direttamente la trasmissione di energia sismica da parte del terreno alla struttura; infatti, tra la struttura e la fondazione dell'edificio vengono inseriti dei dispositivi antisismici che conferiscono al sistema di appoggio un'elevata rigidezza verticale, per sostenere il peso della struttura, e una bassa rigidezza orizzontale, per permettere alla struttura di muoversi rispetto alla fondazione. A ciò deve aggiungersi la riduzione della percezione umana del terremoto, fattore che limita anche l'azione di panico, soprattutto tra i bambini.Dal punto di vista economico - ha spiegato Doganiero - i costi di questo intervento sono decisamente concorrenziali rispetto ad un adeguamento tradizionale e all'ipotesi di abbattimento e ricostruzione. In particolare, per quanto riguarda i lavori del complesso Notte, se si monetizza il solo spazio recuperato con gli interventi effettuati esso copre i costi dell'intervento stesso." Sull'importanza degli spazi recuperati ha detto la sua anche l'ingegnere Mastronardi: "Il comune di Macchiagodena si è dotato di grandi spazi e servizi sicuri, fruibili non solo per servizi scolastici, ai quali possono far capo tutti i comuni del comprensorio." Il responsabile della TEC srl, invece, ha affrontato laltra particolarità del sistema: la questione manutenzione. Infatti, rispetto alle strutture realizzate ex novo, comprese quelle costruite a L'Aquila, un siffatto sistema è pensato a monte per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui dissipatori, che potranno realizzarsi in qualsiasi momento, diversamente da ciò che accade quando sono incorporati nella struttura. A chiudere l'incontro, prima del sopralluogo sul cantiere, la domanda di Agata Midea, presidente del comitato dei genitori, circa i tempi di consegna della struttura. A tale richiesta ha risposto Mastronardi:"Istallati i dissipatori l'adeguamento sismico della struttura è completato, mancheranno, pertanto, l'adeguamento funzionale e gli interventi esterni, per questi ultimi vanno anche attivate le procedure di finanziamento". Nella fase di adeguamento funzionale, la stessa scuola, rappresentata nell'incontro dalla maestra Lina Bianchi, sarà chiamata a dare il suo contributo in termini di idee per la migliore utilizzazione dei nuovi spazi, perché i fruitori finali saranno di sicuro i consiglieri più adatti. In definitiva, i tempi previsti per l'adeguamento finale non sono brevi, ma possono riassumersi in tre fasi: la sicurezza sismica si avrà appena dopo Pasqua, quindi, l'utilizzazione dell'edificio, seppur parziale, si potrà avere già a partire dal prossimo anno scolastico, quando il complesso sarà in grado di ospitare almeno un ordine (infatti, il polo scolastico al suo completamento dovrebbe ospitare tutti e tre gli ordini: materna, elementari e medie); infine, la consegna finale dell'edificio è subordinata all'adeguamento funzionale, strettamente connesso ai tempi tecnici della realizzazione degli impianti e all’ottenimento dei finanziamenti per gli interventi esterni.