In merito all’articolo “Burocrazia, a Isernia non si semplifica ma si complica”, pubblicato oggi su un quotidiano molisano, l’ufficio personale del Comune di Isernia chiarisce che le richieste di ferie dei dipendenti, così come tutti gli atti destinati alla pubblica amministrazione, necessitano d’un numero di protocollo, a garanzia sia del destinatario sia del mittente. Solo tale numero dà certezza del ricevimento dell’istanza e ne indica l’esatta data di ricezione. È un procedimento di tutela imprescindibile e quanto mai giusto. Se c’era anomalia, era nel metodo precedente che, evidentemente, faceva comodo ad alcuni “furbetti” che giocavano abilmente sull’equivoco. Costoro hanno mal digerito la novità introdotta nel si¬stema dei congedi. Quindi, contrariamente a quanto sostenuto dal polemico autore della comunicazione inviata al giornale suddetto, le operazioni di protocollo non rallentano la macchina burocratica dell’ente e, conseguentemente, non causano aumenti di costi. In realtà, tali azioni di garanzia alleggeriscono i meccanismi poiché difendono da pericolose contestazioni sull’effettiva consegna o meno degli atti. Inoltre, evitano il pericolo d’un assenteismo che potrebbe svilupparsi proprio in ragione di ferie segnalate in modo vago o dubbio, e comunque non indiscutibilmente attestato. Da ultimo, nel caso di specie, l’ufficio personale lamenta l’avvenuta pubblicazione di notizie non verificate e di commenti che non trovano conforto nella realtà.