L’ospedale di Venafro sfida il Veneziale di Isernia

L’IDV chiede di trasferire alcuni reparti dell’ospedale di Isernia ad una struttura antisismica come il Santissimo Rosario di Venafro

Simona Menna
08/10/2010
Attualità
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Venafro – Appare provocatoria l’interrogazione presentata in Parlamento al Ministro Fazio da una delegazione di parlamentari dell’Italia dei Valori guidata dall’On. Di Pietro, composta da Di Giuseppe, Mura e Palangiano. L’interrogazione prende spunto dai recenti casi di malasanità, in particolare dalla morte dell’uomo per non aver ricevuto i soccorsi del 118. I dipietristi lamentano l’alto deficit sanitario accumulato dalla Regione Molise che ritengono causato dagli sperperi causati da meccanismi clientelari nella gestione della spesa pubblica. Il piano di rientro, secondo l’opposizione, colpisce esclusivamente le strutture più deboli che tra l’altro sono quelle che offrono il servizio a chi ne ha più bisogno, perché limitato da difficoltà nella mobilità. Tra queste, l’ospedale “Santissimo Rosario” di Venafro, che nel piano si propone di convertire in Centro di Specializzazione in Ortopedia. “Si tratta di una struttura sanitaria pubblica molisana, con il più alto indice di mobilità attiva, crocevia e punto di riferimento per i cittadini del basso Lazio, dell'alto casertano e del basso Abruzzo – si legge nell’interrogazione - Il SS. Rosario continua a ricevere duri colpi, che lo stanno trascinando lentamente e inesorabilmente verso la chiusura; oltretutto è stato accertato dai tecnici specializzati che l'edificio in cui è ubicato il SS. Rosario è antisismico, diversamente da altri, tra cui il fabbricato del Veneziale di Isernia. Una soluzione tecnica idonea a garantire l'incolumità pubblica senza ulteriori costi per il sistema, sarebbe quello di trasferire reparti del Veneziale nell'edificio del SS. Rosario”. Considerata gravissima in questo contesto l’ipotesi di costruire una nuova struttura anti-sismica “Sembra che la regione Molise abbia programmato di realizzare un nuovo edificio, con quello che comporta in termini di milioni di euro spesi. In pratica si dovrebbe decidere di chiudere un ospedale - quello di Venafro - pienamente antisismico, per realizzarne uno nuovo. E ciò in contrasto col Piano di rientro». Nell’interrogazione, i deputati ribadiscano l’incompatibilità del Presidente Iorio a svolgere le funzioni di Commissario ad acta in virtù di un conflitto di interessi dovuto alla presenza di familiari del governatore in posti chiave della sanità molisana.

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